Il 25 settembre ha avuto luogo la periodica Riunione di Scuola, come di consueto in questo periodo pandemico, in “modalità mista” con una parte dei partecipanti collegati attraverso Zoom.

Il 16 ottobre un gruppo di nostri amici ha organizzato un ritiro sul Proposito. Ecco di seguito alcune foto che ci hanno inviato…

Continuano i ritiri di approfondimento dottrinario e lavoro personale del gruppo dei responsabili di Guerrilla Espiritual.

Si è studiato cosa sono gli insogni, che permettono momentanee diminuzioni delle tensioni moleste e compensare carenze.

L'interesse principale è stato riconoscere gli insogni primari attraverso diversi lavori.

Il primo lavoro è stato osservare e annotare le immagini del dormiveglia e della veglia quando si è molto stanchi.

Abbiamo letto “Drummond” e abbiamo compreso che il comportamento nella vita quotidiana è legato al sistema di insogni. E poi, da Psicologia I, “cicli delle psichismo”, “le risposte al mondo come compensazioni strutturattrici”; “personalità”, da appunti di psicologia, “livelli di lavoro della coscienza. Insogni e nucleo di insogno”. Qui abbiamo approfondito sui livelli di veglia, sonno e dormiveglia e come gli insogni agiscono in questi tre livelli. Abbiamo creato l'oggeto di piombo con cui abbiamo fatto i lavori di osservazione delle immagini, con l'ovatta e la candela. Abbiamo trascritto le immagini per poi scrivere tre testi diversi. Questi testi sono stati analizzati, individuando le ripetizioni e il clima generale, e abbiamo ricavato, di conseguenza, i nostri insogni primari. Abbiamo, poi, confrontato questi insogni con la nostra situazione attuale. Ruoli, scala di valori e immagine di sè per trovare delle relazioni.

Alla fine del lavoro grazie a questa chiarificazione ci siamo ritrovati più in grado di tentare qualche modifica nelle nostre tendenze e nei progetti al futuro.

Abbiamo lavorato durante due giorni per entrare in contatto con la nostra guida interna, attraverso il tentativo di far sorgere il registro cenestesico, visivo e uditivo.

Il 24 ottobre 2021, dopo diversi tentativi falliti, abbiamo finalmente preparato il calco definitivo della campana chiudendolo in una scatola di legno che viene riempita di sabbia calda. La sabbia calda permette al calco di scaldarsi a sua volta e di non rompersi.

Abbiamo infine calato i lingotti di bronzo per un totale di 8 Kg nel crogiolo riscaldato e atteso la loro fusione completa (che dura circa due ore). Dopodiché abbiamo colato il bronzo fuso nel calco.

I difetti visibili nella campana finale sono probabilmente dovuti a rimasugli di cera nel calco che, bruciando ed evaporando bruscamente col calore del bronzo fuso, hanno creato difetti nell'omogeneità del metallo.

Tolta la sabbia appare il calco di gesso	La campana appena uscita dal calco dopo la colata
La campana dopo la prima pulizia	La campana quasi pulita e con tutti i suoi difetti... però suona!

20 settembre 2021 - Dal momento che è stata accorciata la recinzione dell’isola ecologica e dato che andava chiuso quello spazio rimasto aperto, abbiamo approfittato dell’occasione per eliminare finalmente due vecchi tratti di recinzione da cantiere che si trovavano ancora a destra e sinistra del cancello del parcheggio per sostituirli con una normale rete di recinzione…

…così il 3 ottobre abbiamo completato questo lavoro.

Tra il 12 e il 16 ottobre la ditta Franco Falocco s.r.l.s. ha iniziato e ultimato i lavori di ripristino e impermeabilizzazione della cupola della Sala di Meditazione.

Si procede! Il colore giallo è devuto all'applicazione del fissativo.

1 dicembre 2021 - Uno degli alberi cresciuti sul bordo stradale del terreno del Parco, diventato all'improvviso pericolante, minacciva di cadere sulla strada. Vista la posizione è stato necessario chiamare l'intervento dei Vigili del Fuoco…

…che poi abbiamo inviato a visitare la nostra Sala.

Come per nel caso dei precedenti numeri del bollettino, verrà distribuita anche una versione video.

Arrivederci al prossimo bollettino!

L'equipe bollettino - Sara C., Gianluca F., Roberta C., Fulvio D.V., Rachele C., Alberto M.